Una sorpresa. Prima volta che un Enantio, rosso figlio dell'uva di Valdadige, mi convince così.
Perché non ha quella rusticità eccessiva che fin qui gli ho trovato e nel contempo sfoggia beva serena e piacevole, ancorché tannica e materica.
Insomma, Cristina e Giuseppe Fugatti sembrano averci trovato la misura a questo selvatico vitigno della vallata dell’Adige.
Il colore è fascinosamente porporino.
Al naso ha frutto giovanile. Esuberante. Di sottobosco. E ciliegia. Vaga memoria verde di foglia di geranio. Leggere note balsamico-officinali.
Bocca tannica, certo, e questo te l’aspetti. Ma si smusserà col tempo, ché è buon tannino, modulato, e c’è bella materia fruttata destinata a integrarsi, ritengo. Ed è dolcemente succoso quel frutto. E c’è bella lunghezza.
Che dire: un piacevole rosso della Terra dei Forti. Si beve bene.
Premio la sorpresa.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
23 giugno 2007
domenica 3 febbraio 2008
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