Tipo geniale Carlo Nerozzi. Fa vino a Sommacampagna, entroterra del Garda. Ha abbandonato quasi del tutto le doc, ché non vuole vincoli eccessivi. Tutte lasciate, le denominazioni, tranne che il Custoza base, che continua a fare per affetto ai luoghi di casa. E dall’uscita dalla denominazione del Bardolino ha tratto ispirazione per fare un vino che è, nel suo genere, un gioiellino. Il Centopercento. Che, lo dice il nome, è interamente a base d’un vitigno, la corvina.
Ecco, questo è uno di quei rossi che secondo me indicano la via del new Bardolino. Poco alcol, colore scarico, quasi da pinot nero, bel frutto di sottobosco, qualche vena floreale, speziatura minuta e intrigante, beva lunga, appagante. E ha tensione gustativa. Ed è fresco e nervoso. Roba che ne bevi un bicchiere e di vien voglia di riberne un altro e va a finire che la bottiglia resta secca.
Ecco, un vino così secondo me rappresenta davvero il terroir gardesano, l’entroterra morenico. Ma ne riparlerò, di questo e di altri vini del genere.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
31 luglio 2006
domenica 3 febbraio 2008
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