Era dall’estate dello scorso anno che non avevo occasione di ri-bere il Lugana 2006 della Tenuta Roveglia. E l’occasione è arrivata, inattesa, in un break d’un congresso, pensate un po’.
La scelta era fra un Rioja spagnolo, che non m’è sembrato granché, e questo bianco luganista, che già m’era piaciuto in passato e che ho trovato davvero adesso irresistibile in fatto di beva. E così ho finito per berne due bicchieri e mezzo, che magari è un po’ tanto se devi far da relatore a una platea, epperò non ho saputo resistere.
M’è piaciuto, già. E se devo entrar nel dettaglio, dico che m’ha appagato, soprattutto, quella bella freschezza centrale, salina, briosa, nervosa. Che dà slancio a quel bel fruttino giallo. E tira fuori le prime vene di mineralità argillosa, che è (dovrebb’essere) connaturata nei vini della Lugana.
Bene. E adesso attendo di tastare la nuova annata, dalla quale mi aspetto cose interessanti assai.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
28 febbraio 2008
giovedì 28 febbraio 2008
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