domenica 3 febbraio 2008

Sansonina 2001 La Sansonina

Piantar vigne fitte di merlot in terra di Lugana potrebbe di primo acchito sembrar cosa bizzarra. Invece i vecchi vignaioli del posto me l’han sempre detto: trebbiano sì, ma anche un po’ di merlot, se capita. Dunque ha ben fatto donna Carla a far della sua personale piccola azienda, La Sansonina (il cascinale antico è ancora da riattare) uno scrigno di vigna da vin rosso.
Ora, chi sia Carla Prospero forse non tutti ce l’hanno presente, ma se aggiungo che è la moglie di Sergio Zenato, allora è chiaro che si parla d’una delle case più importanti del mondo luganista.
Il Sansonina è vino di progetto. Merlot puro. Il primo anno, nel ’97, fu messo solo in magnum. Poi andò in un’elegante bottiglia dalla pancia a caratello. Pian piano s’è andato affinando e raffinando lo stile: prima si puntava alla grassezza, poi s’è preferito virare verso la finezza.
Il 2001 è probabilmente la quadratura del cerchio, ed è buono ‘sto merlot, buono assai. Perché è insieme potente e gentile, fragrante e nervoso. Si beve e si ribeve con piacere. Ha colore denso, rubino. Il naso coglie profumi ricchi di frutto rosso, ma anche una presenza erbacea e officinale che dà slancio al bouquet. In bocca, ecco corrispondenza piena: ancora il frutto, sodo e polposo, e poi la vena vegetale che schiocca sul palato e in fondo un che di minerale che ci racconta, forse, del terroir d’origine. Ed è fresca la bocca, come non t’aspetteresti da una simile concentrazione.
Ripeto: buono, buono assai questo 2001. Ed avrà, credo, ancora lunga e positiva evoluzione. Da bere adesso, sicuro, ma pure da attendere al varco, a maturazione ancora più piena.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
19 marzo 2006

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