Proprio vero: peccato berli presto certi bianchi. Ché magari sono buonissimi subito, ma coll’affinarsi si fanno ancora più eleganti e aristocratici e appaganti. Com’è il caso di questo Soave dei monti di Fittà, made by Suavia, azienda delle sorelline Tessari, giovani e brave e convinte.
Ora, Le Rive del 2002 era strepitoso appena mess’in bottiglia, tant’è che ottenne di slancio i tre bicchieri sulla guida Gambero & Slow. E dunque era piacevolissimo da bere e si beveva ch’era una gioia. Ma adesso è - s’è possibile - meglio ancora, ché ha ingentilito ulteriormente gli ultimi spigoli ed è divenuto semplicemente splendido. Ha freschezza e integrità di frutto esemplari, sia dal lato olfattivo che nell’estensione gustativa. Ed ha lunghezza infinita. E polpa tanta. Un piacere.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
2 giugno 2006
domenica 3 febbraio 2008
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