Vedo che Wine Spectator gli ha dato 90 centesimi, che significa che per i signori wine writers d’America è davvero un bel vino. «Delicious», delizioso, l’han definito. E come dargli torto? Il Tigiolo è un rosso di quelli che piacciono eccome.
Lo fa, il Tigiolo, la Begali family, a Cengia, appena sotto la collinetta di Castelrotto, comune di San Pietro in Cariano, Valpolicella. Il nome è un acronimo: Ti sta per Tiliana, la figlia, Gio per Giordano, il figlio, Lo è Lorenzo, il padre, ciclista per hobby, vignaiolo per vocazione. Bella gente, tutti quanti. E bravi a far vino.
Nasce da uve di corvina, rondinella & cabernet leggermente appassiti. Se nessuno s’offende, lo potremmo definire una specie di piccolo Amarone (e i Begali sono amaronisti coi fiocchi). Epperò, pur avendo carattere e struttura anch’esso, il Tigiolo ha il vantaggio d’una facilità di beva superiore al fratellone maggiore sotto doc.
La calda annata del 2003 ci ha dato tanto frutto maturo. L’olfatto ne è pregno, e così la bocca. E ci sono pure tannini solidi. E vene balsamiche. E buona lunghezza. Ha bisogno, magari, ancora di stare in bottiglia un po’. Ma è vino che si beve con piacere.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
2 settembre 2006
domenica 3 febbraio 2008
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