L’unico inconveniente è che è ancora giovane, ed è un 2000, già in bottiglia da qualche anno. Ma quest’è un Amarone di rango. Di quelli che se ne avete una boccia per le mani, è meglio metterla lì quieta in cantina per aspettarla alla maturità. E allora sarà festa.
L’ho ribevuto, il Monte Olmi del 2000 dei Tedeschi da Pedemonte, a metà novembre, e m’ha fatto grand’impressione, perché ha carattere ed eleganza notevoli, ancorché – appunto – la prima impressione sia ancora d’incompiuta adolescenza enoica.
I profumi, ecco, sono avvincenti, con quel frutto rosso maturo, maturissimo, che va a braccetto coi fiori macerati. E c’è, in sottofondo, una piacevole, intrigante vena balsamica.
In bocca è denso, compatto, avvolgente per davvero, eppure ha anche quello slancio nervoso che ne fa piacevole la beva, pur con le concentrazioni e i tannini e l’alcol che son caratteristiche degli Amaroni. Ed ha lunga e convincente persistenza. Insomma: gratifica i sensi.
Bell’Amarone. Da aspettare ancora, se potete aver la pazienza.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
29 novembre 2006
domenica 3 febbraio 2008
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