Quella di Capriano del Colle non è certo una delle doc più celebri d’Italia. E i suoi vignaioli, che son pochi, non sono granché noti fuori dell’ambito locale, che significa poi una piccola porzione della provincia di Brescia. Eppure un bianco come quello del 2005 di Anna Botti, aziend’agricola La Vigna, sa convincere anche i più scettici.
Sissignori, è proprio buono. Ha profumi fruttati che ricordano quelle susine estive che chiamano gocce d’oro e poi l’albicocca bianca che ho gustato in Sicilia. Ed ha bella freschezza in bocca e note di fiore e ancora il frutto ben espresso, succoso e appagante. Niente concentrazioni inutili. Beva sincera, franca. Sapidità fin che si vuole, ma in equilibrio.
Bel vino. Inatteso.
Della produttrice non chiedetemi: non ne so nulla. Indagherò.
Tre leti faccini :-) :-) :-)
1 luglio 2006
domenica 3 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento