Uno dei vini dolci che più mi sono piaciuti nelle mie bevute del 2006: una vendemmia tardiva fatta in Valdadige. «Ottenuto da uve stramature» leggo in etichetta.
Cristina Fugatti è donna che sa il fatto suo, e s’è autodedicata un vino anomalo, atipico, ma anche seducente assai. Da varia uva, che non è descritta, questa no, sull’etichetta, ed è un peccato.
Ha colore giallo-ambrato, e bouquet esplosivo da uve surmature – direi anche botritizzate, chissà – e frutta essiccata ed erbe officinali e noce e mandorla e fiore essiccato.
In bocca è dolce, dolcissimo, eppure trova equilibrio e addirittura slancio nella freschezza e nel corpo. Ed ha uva passa e albicocca e leggerissima, in fondo, la liquirizia, ch’è però aromatica e non amara. Ed ha persistenza lunga e avvolgente.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
28 dicembre 2006
domenica 3 febbraio 2008
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