Credo sia la prima volta che recensisco una bottiglia di Durello. Spumante autoctono un po’ veronese e un po’ vicentino, area dei Monti Lessini.
L’esordio tocca a un marchio veronese, Marcato. Ché ho assaggiato un «metodo tradizionale» (così dice l’etichetta) del 2001 niente male, davvero. Segno che la denominazione cresce, e ci si possono fare aspettative.
Viene, questo, da uve di durella coll’aggiunta d’un 15 per cento di pinot nero.
Ha color giallo dorato e naso che direi antico, fors’anche decadente, col frutto maturo di bosco (la nespola, mi ricorda) e il fruttino rosso e un po’ la nocciola.
La bocca è anch’essa sul frutto, ed ha buona lunghezza e ancora nocciola. La bollicina – almeno nella bottiglia che ho tastato – è però un po’ povera e un pelettino tagliente: ah, ci fosse maggior cremosità! Ad ogni modo, se ne beve volentieri un bicchiere e poi un altro.
Avanti, ché la strada sembra buona. Avanti.
Lieto il faccino :-)
6 gennaio 2007
domenica 3 febbraio 2008
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