Della Tenuta Solar, nome semisconosciuto della galassia soavese, mi riprometto di parlare più diffusamente. Intanto, ecco qui una scheda sulle Bancóle 2005, il Soave basic dell’aziendina, che è davvero piccina picciò, e condotta con stile che dire amatoriale è dir poco.
Be’, è un bel Soave. Di quelli che non passano inosservati e, forse, dividono i bevitori, ché chi cerca il bianco elegantino di tendenza qui non lo trova di certo, ma incappa invece in un vino che ha vigore e personalità, eppure anche beva appagante.
È, di più, un crû, per dirla alla francese, tratto dalle uve d’uno specifico vigneto.
Ha naso rusticheggiante, sui toni del frutto giallo maturo e del minerale, ché qui è suolo vulcanico. La bocca è parimenti quasi ruvida, graffiante, ed ha tensione tanta e bella vegetalità e fiore e mela e freschezza ben calibrata. Finisce asciutto e quasi con sensazione di tannicità.
Se ne parlerà, certo, di questa Tenuta Solar.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
11 gennaio 2007
domenica 3 febbraio 2008
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