Era già buono il 2005, ma questo 2006 è ancora, mi pare, un bel passo più su.
Il Custoza base targato Albino Piona, nome «storico» delle morene gardesane, che da qualche tempo, messa su la nuova cantina, ha dato carta bianca ai figli, è un bel bianco, sissignori. Senza pretese di chissaché, anzi coll’unica ambizione di farsi bere, e ci riesce.
Parte bene già dal bouquet, tra il florale e il fruttato, con quella vena in più di vegetalità fresca che gli dà slanco. E la bocca è poi freschissima e sapida e intrisa di bel frutto succoso. E pulita.
Non ammicca a quelle morbidezze zuccheroso-glicerinose che han troppi bianchi preoccupati d’esser piacioni. No: la vena morbida ce l’ha, d’accordo, ma senza eccesso, con moderazione, con equilibrio. Ché deve farsi soprattutto bere, ed è la mission sua.
Ecco, questo mi sentirei di dire, in sintesi, di questo vino: che ha esuberanza giovanile ma anche equilibrio. E che si beve con piacere spensierato. Quel che serve.
Due lieti faccini :-) :-)
14 aprile 2007
domenica 3 febbraio 2008
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