C’è, credo, dell’ironia nell’intitolare Risso Chiaro un rosato. O meglio, un Chiaretto di riva lombarda del Benaco: la doc è Garda Classico.
Epperò ha senso dire ch’è un rossochiaro, ché le uve son le stesse con cui si fa, per l’appunto, il rosso rivierasco – ossia groppello, barbera, marzemino et sangiovese – vinificate parzialmente in bianco, ossia con breve contatto con le bucce.
Il Rosso Chiaro è dunque il Chiaretto 2006 di casa Zuliani, terra di Padenghe, Garda lumbàrd. E devo far tanto di cappello a quest’aziendina per il cambio di passo che ha intrapreso, ché quest’è rosato di bella pulizia e soda polpa.
Di color rosato chiaro con vaghe striature violacee, forse memorie del marzemino, ha naso di bel frutto piccolino di bosco e sottobosco (la fragolina, il ribes un pelo di mirtillo), e al fruttino s’aggiunge ancora la ciliegia un po’ asprigna, eppoi anche qualche cenno di florealità.
In bocca è succoso ancora di frutto, certo, ma è soprattutto la salina freschezza ad avvincere e a farne lunga la beva. E si beve proprio volentieri. Ed ha, insisto, pulizia di stile ed esecuzione.
Ben fatto.
Due lieti faccini :-) :-)
20 maggio 2007
domenica 3 febbraio 2008
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