Provenza è azienda luganista. Che lavora bene coi bianchi delle argille gardesane. Ma ha in casa, Fabio Contato, anche un Chiaretto di bel valore, talché Wine Spectator n’ebbe a citare la versione 2005 come una fra le più rappresentative dei rosè che si trovano in commercio negli States. E adesso ecco che è uscito il 2006, che, son sicuro, piacerà altrettanto.
Più scuro nel colore, per scelt’aziendale che ha cercato d’ottenere più densità e frutto dal contatto un po’ maggiore con le bucce, ha al naso tanta e tanta fragola figlia dell’uva di groppello. E poi caramellina al lampone, intrigante parecchio. E poi direi quasi anche l’odore dello sciroppo d’amarena diluito nell’acqua, come s’usa nelle bevande estive. Certo, mica è naso austero: non cerca l’eleganza, ma la giovialità, l’immediatezza. E ci riesce.
La bocca è però polposa, direi, e anche soda. E comunque salina e acidula, chè la bocca subito ti saliva. Ha sì la fragola, ma soprattutto la mela asprigna non ancora maturissima, e la pesca nettarina indietro di maturazione anch’essa (quand’è croccante, come piace a me). E ancora la caramellina. E tanta morbidezza, e quasi una vena di dolcezza.
Chi cerca un vino per l’estate gardesana, può farci conto, su questo Chiaretto.
Due lieti faccini :-) :-)
18 marzo 2007
domenica 3 febbraio 2008
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