Qualche bollicina piacevole il trebbiano di Lugana la può dare. E le bollicine del Brut degli Olivini sono piacevoli, e molto.
Me lo son trovato, questo Lugana Brut, sulla copertina d’un Gambero Rosso di qualche mese fa, come esempio di spumante fatto con l’uve autoctone. E provandolo e riprovandolo in questi tempi, convengo che la scelta è azzeccata. Ché si tratta indubbiamente di bollicine piacevoli, su una base tesa e nervosa e scattante, col frutto croccante e la vena vegetale su un fondo che conserva tracce minerali. E in bocca è cremoso e piacevolissimo. Ah, ce ne fossero di Lugana spumanti così, davvero.
Resto comunque dell’idea mia: il Lugana ha da esser uno e uno solo. Ritengo dunque un errore che il disciplinare preveda la tipologia spumante. Per me, toglierei anche il Superiore: che ciascuno esca col suo Lugana quand’è pronto, e che vi siano in commercio Lugana di più e più annate, ché questo è uno dei pochi bianchi italiani che col tempo migliorano.
Resto anche convinto - ripeto - che spumanti di bello stampo in Lugana se ne possano fare, e gli Olivini lo fanno, e lo fanno benissimo. Ma mica per forza occorre metterlo nella doc. Intanto, nella doc comunque la tipologia c’è, e bene fanno dunque gli Olivini ad avvalersene in etichetta. E gli altri luganisti un po’ dovrebbero prendere questo Lugana Brut come esempio, se proprio vogliono continuare a far bollicine. Ché quest’è fatto bene, e bene assai.
Due lieti faccini :-) :-)
26 aprile 2006
domenica 3 febbraio 2008
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