domenica 3 febbraio 2008

Lugana i Calmi 2005 Emilio Pasetto

Dirà poco ancora, probabilmente, il nome dei Pasetto a chi beve Lugana, ma sappiate che sono da tenere in considerazione, papà e figli, ché son luganisti di valore, ormai pronti al salto di qualità. E me n’ha dato riprova l’annata 2005, assaggiata a Vinitaly, dopo la già eccellente performance bianchista del 2004.
Ne fanno due, di Lugana: il Cascina Albarone e i Calmi, che è una selezione. Parlo del secondo, ma sappiate che è buono - buono davvero - anche l’altro. Forse i Calmi m’ha per ora convinto un po’ di più in fatto di pienezza e carattere, ma i due vini li ho testati ch’erano in bottiglia da meno d’una settimana, e dunque occorre attenderli e potrebb’essere una bella rincorsa fra di loro nella primazia.
Ha, questo Lugana i Calmi, colore evanescente, direi bianco carta. E naso di camomilla, delicato e finissimo: una florealità di quelle pulite, schiette. La bocca è ampia e piena e ricca e succosa di frutto acerbo. Ancora è il fiore a uscire in evidenza e poi c’è, nervosa, la vena vegetale, e c’è bella freschezza e una memoria agrumata.
Buon Lugana davvero: vorrò riprovarlo più avanti, a maturità, ma già d’ora convince. E continua a convincermi un’annata, il 2005, su cui in vendemmia non avrei scommesso un centesimo con tutta quell’acqua sulle vigne. Segno che la Lugana – l’area, intendo - cresce e crescono i suoi uomini. Evviva.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
21 aprile 2006

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