Se passate dalle parti di Montalto Pavese, nell’Oltrepò, fate un salto a Cà del Gè e provato quest’inusuale Pinot Nero vinificato – fermo – in bianco. Da bere e ribere con piacere nella primavera e nell’estate, ve l’assicuro. Con la sua maliziosa giovinezza, coi seducenti e snelli toni vegetal-floreal-fruttatini. Vino da pretese non eccessive, eppure piacevolissimo e di bella personalità.
Ha naso di fiore bianco e di mela acerba. Ha bocca vibrante e ampia e succosa ancora sul frutto, sulla nota di pomi freschissimi, di Golden appena colta, direi, e sull’acidula vena della Granny Smith, eppoi sulla vena, spiccata, di pesca bianca.
Sin qui le note buttate giù di getto sul mio taccuino al Vinitaly, dove l’ho provato. E altro avrei da dire anche dello spumante, che pure m’è piaciuto (e tornerò più avanti, credo, a scriverne).
Ma del Pinot Nero vinificat’in bianco ho da aggiungere un’altra annotazione che so che troverà consenso: costa, in cantina, tre euro e venti la bottiglia. Segnatevelo.
Ve l’ho detto: se passate da quelle parti, andate in cantina a comprarlo, ché merita.
Due lieti faccini :-) :-)
15 aprile 2006
domenica 3 febbraio 2008
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