domenica 3 febbraio 2008

Piave Chardonnay 2004 Barollo

Mi par di capire che i Barollo brothers, Marco e Nicola, abbiano le idee chiare. E quando han deciso di far vino, hanno programmato tutto per bene.
Certo, la terra scelta non è fra le più note nell’italico mondo del vino. E neppure fra le più facili. E manco è celebre la doc del luogo, quella del Piave. E piantar vigne a Preganziol, un tiro di schioppo da Venezia, poca strada da Treviso, può dunque sembrare un azzardo per chi abbia ambizione. Ma questi qui hanno portato in azienda agronomi & enologi di valore, con esperienza in loco e in altre latitudini, e su questo know how hanno impostato il vigneto e la cantina e le buone pratiche. E hanno fatto scelte di marketing moderne ed aggressive. Insomma: imprenditori.
La premessa andava fatta per dire che quando m’hanno scritto chiedendo se m’andava d’assaggiare i loro vini, ho detto sì incuriosito. E devo parimenti dire che son rimasto poi perplesso sentendomi proporre di tastare il solo loro Chardonnay (avevo letto buone cose del loro Merlot), ché io non sono certamente tra gli amanti dello Chardonnay, e faccio anzi fatica perfino a metter nel bicchiere quelli di Borgogna, che è tutto dire.
Ora, lo Chardonnay del Piave ’04 dei Barollo l’ho provato, e pur restando dell’opinione mia circa lo Chardonnay e il legno piccolo (che qui s’usa per la fermentazione e l’affinamento), devo dare atto che ci sanno fare. E dico anzi che per gli amanti del genere, quest’è un bianco che di certo non passa inosservato, nossignori.
Dico pure che credo stia entrando nel suo momento di forma migliore, e penso che di qui a un altr’anno sarà ancora più convincente. Ancora più equilibrato. Ché il legno c’è, d’accordo, ma non disturba di già, ed anzi c’è in rilievo materia tanta, grassezza, frutto. E c’è beva che si distende morbida e sorniona.
Olfatto e bocca trovano il frutto tropicale, la spezia fine, il fiore macerato. E la burrosità.
È bianco di carattere e persistenza. Che m’ha costretto a finire il bicchiere, nonostante vitigno e stile non siano fra i miei prediletti.
Due lieti faccini :-) :-)
14 settembre 2007

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