Schiava Nera 2004 Gino Pedrotti

È una bell’idea quella che ha avuto lo staff di Proposta Vini, azienda trentina che distribuisce vini. Hanno creato il marchio dei Vini dell’Angelo. Che non è un omaggio a me, of course. Bensì un segno distintivo di quelle bottiglie che traggono vita dagli antichi vitigni tridentini: quelli che sono in via d’estinzione o che vengono vinificati con procedure che ne valorizzino la tipicità.
Tra i Vini dell’Angelo me n’ha incuriosito uno d’un piccolo vignaiolo della Valle dei Laghi, di cui già conoscevo lo straordinario Vino Santo: è Gino Pedrotti con la sua Schiava Nera. Così, trovandola a una mostra di prodotti locali nella zona, n’ho comprato una bottiglia, e ho fatto ottima spesa.
Ora, la schiava è vigna che solitamente dà dei rosatelli da bere freschissimi d’estate. Ma qui no, qui c’è altro. Non tanto in potenza, quanto in succosa bellezza di frutto.
Com’è che i Pedrotti riescono nell’impresa? Risposta, letta in eticetta: fanno l’appassimento in pianta. Tagliano il tralcio quando l’uva è matura: in questa maniera non passa più linfa verso il grappolo, e l’acino appassisce, concentrando zuccheri e aromi.
Be’, il risultato è affascinante. Non si perde per nulla l’estrema bevibilità della Schiava, ma il frutto s’esalta, birichino, intrigante. Il colore è atipico, atipicissimo: un rubino scarico che vira però verso vene granate.
Il naso, ah, quello è un tripudio di mora di rovo. E poi esile, elegante pepe, e memorie vinose. La bocca è tesa, nervosa, salina. E c’è ancora la mora, tanta e tanta. E il mosto perfino, giovanile ricordo di vigna e cantina. Con un finale amarognolo, ma ben calibrato e piacevole anch’esso (e pensare che a me dà fastidio, tanto fastidio, quando un vino chiude sull’amaro: stavolta faccio eccezione).
Il prezzo? Proposta Vini l’ha in listino a 5,60 più iva. Diciamo, 7 euro, grosso modo. Ben spesi, state certi: finirete di fretta la boccia, una volta stappata. Ma non condivido la scelta di mettere il tappo in silicone. Però, passi.
Due lieti faccini :-) :-)
10 maggio 2006