Bisogna segnarselo il Soave dei Cérceni. Perché è già qualche anno che dà bella prova di sé. E dunque ben rappresenta la vallata di Colognola.
Il 2006 è il più interessante che ho sin qui bevuto. Certo, l’annata aiuta. Ma direi che s’è anche trovata la strada giusta nell’interpretazione dell’uve della zona. Interpretando la garganega quasi sullo stile d’un riesling, mi spingo a dire. Vedremo.
Intanto, m’ha appagato la verde freschezza del vino. C’è note vegetale al naso. E bella florealità. Ed escono decise le stesse memorie al palato. E insieme ecco robustezza e sapidità quasi salina.
Poi, è bella la chiusura, che è asciutta e quasi tannica, come s’addice ai bianchi soavistidi razza. E ancora ecco affiorare, lunghe, le venature erbacee. E, in fondo, avanza il ricordo minerale.
Due lieti faccini :-) :-)
6 novembre 2007
domenica 3 febbraio 2008
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