Un tocai rosso, che non si può dire, sennò si è fuorilegge, ché tocai lo possono dire solo gli ungheresi. Ma è tocai rosso. Vicentino.
Lo fa un’azienda che si chiama Le Pignole. Se ne sentirà parlare.
Ora, questo Torengo è vino che già al naso t’intriga, con tutto quel fruttino di bosco, che appare maturo, stramaturo: fragolona, soprattutto, e lampone, e mora. E c’è anche vena balsamico-officinale. Elegante. E cenno di pepatura.
In bocca è denso di frutto: polpa, materia. Frutto maturissimo ancora, eppure nulla di stucchevolmente morbido, come spesso accade quando il muscolo è in rilievo. E tannino ben modulato. E robustezza, eppure insieme anche buona beva. Quadra, insomma. E c’è lunghezza che dà bell’appagamento.
Leggo che s’affina nove mesi in barrique di secondo passaggio. Ma più e più lunga dovrà essere la sosta nel vetro, il riposo: il mio 2005 l’ho trovato ancora giovane, e sarebbe interessante riprovarlo quand’avrà messo qualche anno dietro le spalle.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
2 settembre 2007
domenica 3 febbraio 2008
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