A volte è bello sentirsi un talent scout. Credo di essere stato tra i primi a parlare dei Stefanini, a Monteforte d’Alpone.
Ebbene: se tempo fa ne scrivevo su InternetGourmet come di una promessa, adesso I Stefanini sono una realtà del Soave. Della zona Classica. Collinare, dunque.
Il problema è che se nella annate 2004 e 2005 m’era piaciuto di più il Monte de Toni, fra i loro due crû del Monte Tenda, col 2006 i rapporti si sono invertiti, e adoro adesso il Monte di Fice.
Mica che il Monte de Toni ‘06, Soave Classico, sia male, nossignori: da comprare a occhi chiusi, con quel suo mix di frutto e mineralità.
Ma il Monte di Fice - Classico Superiore docg - per pulizia, frutto, pienezza, personalità è un proprio gran bianco, sissignori: una delle più belle bottiglie soaviste dell’annata, credetemi. E a prezzo piccolino: da mettere in cantina a casse intiere.
Al naso ha qualche vena di fiori essiccati e un po’ - come dire - fumé, eppoi qualche traccia (di già) minerale e quel frutto pienotto ch’è tipico della miglior garganega.
Alla bocca, ecco che il frutto si fa pienissimo, avvincente, costante. Ma per nulla ruffiano. Sorretto da una bella freschezza. Con una polpa di spessore. E in fondo, il finale si fa quasi asciutto e il frutto rotola lunghissimamente sul palato.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
26 aprile 2008
sabato 26 aprile 2008
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